Recensione della prima esecuzione della Nona Sinfonia

Recensione del concerto del 7 Maggio 1824

[in cui furono eseguite l’Ouverture per La consacrazione della casa, Kyrie, Credo e Agnus Dei dalla Missa Solemnis, e per la prima volta, la Nona Sinfonia]……

“Dove posso trovare le parole per dire ai miei lettori di questi capolavori la cui ha grandezza ha trasceso un’esecuzione che ha lasciato molto a desiderare, specie nelle sezione vocali, dato che tre prove sono insufficienti per un lavoro che presenta tante straordinarie difficoltà. Nonostante tutto, l’impatto fu indescrivibilmente meraviglioso e convincente; esso fu acclamato con urla d’entusiasmo indirizzate al maestro dai cuori straripanti, poiché il suo inesauribile genio ci aveva aperto un nuovo mondo e svelato un magico segreto di musica divina, mai udita prima, mai sospettata.

Il Finale [della Nona] si apre come il fragore di un tuono. Come in un poutpourri, tutti i temi principali già uditi vengono ripetuti in rapida successione, come riflessi in uno specchio; poi sono nuovamente fatti sfilare in brillante schieramento. Il contrabbasso mormora un recitativo che sembra chiedere ’Cosa accadrà ora?’, dopo di che essi rispondono a se stessi con un delicato motivo in maggiore, e poi tutti gli altri strumenti si uniscono progressivamente a loro con combinazioni straordinariamente belle. Alla fine, dopo un invito del basso solista, l’intero coro intona con maestoso splendore il canto in lode della gioia. Il critico ora siede al suo tavolo, ha riconquistato la sua compostezza, tuttavia non può dimenticare l’emozione di quel momento. Arte e verità qui celebrano il loro più glorioso trionfo; è tuttavia impossibile per il resto del poema, composto parte come coro, parte come voci soliste, con diversi tempi e cambi di tonalità, raggiungere un comparabile effetto, non importa con quale perfezione le singole sezioni siano trattate. I più ardenti ammiratori del compositore sono profondamente convinti che questo straordinariamente singolare finale sarebbe ancora più efficace se riassunto in una forma più concentrata. Anche il compositore sarebbe di quest’avviso, se il fato crudele non gli avesse tolto la facoltà di udire le sue creazioni”

Oltre due ore di MUSICA, tra intervalli e chiacchiericcio, mettono certamente alla prova qualsiasi ascoltatore medio. Al giorno d’oggi possiamo usufruire della tecnologia che ci permette di eliminare il rumore esterno (ascolto in cuffia) od impianti stereo per un ascolto rilassato in poltrona, ma mai dovremo rinunciare all’emozione di un concerto dal vivo!!!

PS Ascoltate più volte qualsiasi brano musicale di qualsiasi genere e noterete sempre un particolare nuovo…….La MUSICA genere emozioni 🎶🎵🎼🎧🎭

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